Alla scoperta di Sesto al Reghena

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Il Friuli Venezia Giulia vanta numerosi paesi che sono riusciti ad ottenere la qualifica di Borghi più belli d’Italia, uno dei più caratteristici è senza alcun dubbio Sesto al Reghena. 

Dove si trova Sesto al Reghena?

Si tratta di un comune di circa 6000 abitanti in provincia di Pordenone e a pochi minuti da Borgo Stalis; sorge nella bassa pianura veneto-friulana, al confine con la Provincia di Venezia e confina a nord con Chions e San Vito al Tagliamento, a ovest con Chions e Cinto Caomaggiore, a est con Morsano al Tagliamento e Cordovado, a sud con Gruaro.

La storia di Sesto al Reghena

Sesto al Reghena ha un’origine preromana e questo è confermato dai numerosi reperti archeologici rinvenuti nel territorio. Basti pensare al suo toponimo: Sesto significava “statio“, un posto militare collocato al sesto miliario della strada che collegava Concordia con il Norico. 

Il luogo vantò un significativo sviluppo sotto la dominazione longobarda, ma fu poi devastato dalle scorrerie degli Ungheri.

Il Medioevo fu un periodo felice per Sesto al Reghena grazie all’annessione dell’Abbazia e dei suoi territori al dominio feudale del Patriarcato di Aquileia. Nel 1418 Venezia invase la Regione e solo nel 1797, grazie al trattato di Campoformido, si pose fine alla vita della Repubblica Veneta. Nell’Ottocento il territorio di Sesto condivise le vicende del Regno Lombardo-Veneto  fino all’annessione al Regno d’Italia; il nome Sesto al Reghena si deve all’annessione del Friuli all’Italia avvenuta nel 1867 e fa riferimento al fiume Reghena che attraversa il paese.

Abbazia di Santa Maria in Silvis – Sesto al Reghena

Cosa visitare a Sesto al Reghena?

Il luogo è molto apprezzato non solo per il centro cittadino che si sviluppa intorno all’Abbazia di Santa Maria in Silvis, ma anche per le bellezze naturalistiche che lo circondano. Il borgo è protetto da mura difensive e vanta un’origine molto antica, i numerosi ritrovamenti archeologici, infatti, lo collocano già all’età del bronzo.

La famosa Abbazia fu eretta nel 730-735 d.C, circa 100 anni dopo Carlo Magno conferì alla stessa privilegi concessi da Re Longobardi. Dopo un secolo gli ungari devastarono tutto, ma il borgo non si diede per vinto e riuscì a ricostruire il suo prestigio tanto che l’imperatore Ottone I cedette l’Abbazia al patriarcato di Aquileia dando vita al periodo di dominazione veneziana. Questo comportò la costruzione di molte ville venete ad oggi visitabili e molto amate. Nel 1867 Sesto al Reghena venne annessa al Regno d’Italia.

Scavi archeologici adiacenti alla nuova Abbazia di Santa Maria in Silvis – Sesto al Reghena

L’Abbazia di Santa Maria in Silvis

Tra le prime cose da visitare c’è la splendida Abbazia di Santa Maria in Silvis, fondata nel 762 d.C., distrutta successivamente dagli Ungari e ricostruita prima di essere donata al Patriarcato di Aquileia. Il suo interno vanta una serie di affreschi che illustrano il ciclo dell’Inferno, il ciclo del Paradiso ed il ciclo di San Michele.

Nell’atrio è possibile ammirare anche un affresco di Giotto.

Ingresso Abbazia di Santa Maria in Silvis – Sesto al Reghena
Campanile Abbazia di Santa Maria in Silvis – Sesto al Reghena

Palazzo Burovich e le antiche chiese votive

Anche il centro storico merita una passeggiata, dopo essersi lasciati alle spalle l’Abbazia si incontra Palazzo Burovich caratterizzato da una facciata affrescata con scene agresti e da uno splendido giardino all’italiana.

Quali sono i maggiori eventi e manifestazioni a Sesto al Reghena?

Grazie alla preziosa attività dell’Associazione Pro Loco Sesto APS il paese vanta innumerevoli eventi e rassegne disseminate nel corso dell’anno.

Teatro in Burovich

Teatro in Burovich è una consolidata e molto amata rassegna di teatro amatoriale pensata per adulti e bambini nei mesi invernali (Febbraio).

Sexto Vintage

La manifestazione estiva (indicativamente fine luglio) è nata nel 2011 con l’intento di ricalcare l’atmosfera dei primi anni della nascita del Rock ‘n’ Roll grazie ad un mix di suoni, animazioni e spettacoli che hanno contribuito a rendere mitici gli anni di Jerry Lee Lewis, Carl Mann, Sonny West e molti altri.

Nel paese si potranno trovare mercatini vintage di abbigliamento e oggettistica, mostre a tema e stage di ballo anni ‘50, mentre la sera sarà all’insegna della musica.

Sexto ‘nplugged

Una rassegna musicale che si svolge in estate dal 2006 (prima settimana di luglio)  grazie al lavoro dall’Associazione Culturale Sexto. La manifestazione si svolge nella piazza del suggestivo complesso abbaziale dell’VIII secolo e vuole, attraverso la sperimentazione sonora, percorrere strade alternative rispetto al luogo in cui si svolge.

Quali sono le città e le attrazioni da visitare vicino a Sesto al Reghena?

In circa 20 km è possibile ammirare ville, antiche chiesette votive come la Chiesetta di San Pietro e specchi d’acqua, ad esempio il Lago delle Premarine, una zona di pesca sportiva con una vista incantevole sulle Prealpi.

La Fontana di Venchieredo

Celebrata dal poeta Ippolito Nievo nelle sue “Confessioni di un italiano”, la Fontana di Venchieredo è uno dei più noti luoghi letterari del Friuli. L’ambiente, caratterizzato da specie arboree autoctone e da una tipica flora degli ambienti di risorgiva, affascina chi lo visita e con il tempo è diventato il luogo di incontro di molti innamorati.

Fontana di Venchiaredo – Cordovado

Villa Freschi

Un bellissimo esempio di villa Veneta settecentesca immersa in un parco con lago situata nella frazione di Ramuscello.

La Chiesa parrocchiale di Bagnarola

L’edificio risale al 1300, ma nel corso del tempo è stata oggetto di numerose ristrutturazioni e addizioni. Il suo interno è custode delle preziose testimonianze delle vicende più antiche della Pieve come ad esempio il Crocifisso ligneo del ‘500, la vasca in pietra del fonte battesimale (inizi XVI sec.) e il pregevole affresco con la Pietà di Pomponio Amalteo (1540 ca.).

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